JSN IN DIRETTA. PARLARE “FUORI DAL CORO” PER RACCONTARE GLI ULTIMI
“Vogliamo stare fuori dal coro per la responsabilità di rappresentare una corsia preferenziale, quella di voci che non hanno voce”. Così ha spiegato padre Alberto Remondini il titolo del secondo incontro annuale del Jesuit Social Network (appunto “Fuori dal coro: impostare una voce comune”), in questi giorni all’Istituto delle Orsoline a Roma.
Una riflessione condivisa su come comunicare nella società esperienze e storie quotidiane di quegli “ultimi” che “non entrano nei dibattiti se non nella cronaca quando i disperati fanno notizia, intercettando la morbosità curiosa della gente”. Trasmettere all’esterno non è tanto quello che viene detto agli altri di se stessi, ma prestare attenzione a quello che può nascere nelle persone con cui si entra in relazione. “In che modo le dinamiche che viviamo quotidianamente potrebbero interessare altri interlocutori?” E se non è facile dire ciò che si fa, conclude Remondini, non è così importante come lo è coinvolgere tutti nel ridefinire la propria essenza.
[a cura di Giacomo D’Alessandro, pubblicate sul blog www.fiatocorto.blogspot.com]
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