Carceri P. Valletti sj: ricostruire gli spazi di vita, ripartire dalla responsabilità
«I media parlano solo del sovraffollamento, non cè traccia invece di uno dei temi decisivi che è quello delle misure alternative». Il sociologo Giacomo De Gennaro ha aperto così il suo intervento al convengo «La revisione critica ai tempi del sovraffollamento» organizzato oggi a Napoli.
«Il tema del sovraffollamento -ha aggiunto De Gennaro- viene usato spesso per rifocillare l’allarme sociale o per esacerbare i termini del controllo sociale. Le condizioni delle carceri variano da territorio e territorio e dipendono molto anche dai percorsi alternativi che vengono offerti. Ma c’è un problema serio da affrontare: c’è un disegno fermo in commissione giustizia che riguarda l’estensione degli adulti di misure patrimonio dell’esperienza minorile».
Dal canto suo Fabrizio Valletti, padre gesuita che lavora con i minori a rischio nel quartiere di Scampia- ha fatto appello a tutti gli attori sociali e istituzionali affinché restituiscano il territorio a coloro che hanno perso il territorio e finiscono in carcere.
«Una vittoria del detenuto di Poggio Reale è essere messo nella stessa cella del figlio. Cosa significa? -si è chiesto Valletti. C’è da ricostruire tutto il tessuto affettivo, il rapporto con la famiglia. Ricostruire gli spazi di vita dove è compresa la possibilità di sbagliare, come l’alta borghesia che sbaglia con reati come corruzione ed evasione fiscale, ma tutto rimane impunito. Le spese invece le fanno i nostri ragazzi disgraziati che con una pistola giocattolo finiscono in carcere e perdono ogni possibilità». Secondo Valletti «cambiare è possibile, a patto che tutti ci sentiamo responsabili, ad iniziare dalla scuola. La riflessione deve partire proprio dalla responsabilità e la politica si deve attivare. Perché in Campania non c’è una commissione tecnico scientifica che coordini gli aspetti del problema delle carceri?».
«Non serve -ha concluso Valletti- un’opera di misericordia, ma un dovere partecipazione a liberazione delle persone».
Giulio Sensi [articolo pubblicato su www.volontariatoggi.info]
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