Difendere la dignità delle persone di fronte all’esclusione sociale
Tra gli Enti del JSN alcune associazioni accompagnano persone detenute nelle carceri italiane o persone condannate che però scontano la loro pena sul territorio italiano.
Cercano di sostenere le loro famiglie dando una testimonianza della fiducia nella persona e nelle sue risorse. Sono spinti dalla passione umana, spirituale e civile per difendere la dignità di fronte all’esclusione sociale che li colpisce: questo è il modo migliore per recuperarli a una vita sociale sana e per rendere la società più sicura.
In particolare per chi segue i migranti in carcere che scontano una “doppia” pena, l’accompagnamento è ancora più difficile perché comporta una presa in carico totale: nessuno dà loro né una carezza né un cambio d’abito, non hanno la possibilità di usufruire degli arresti domiciliari né spesso di fare telefonate.
Risvegliare la nostra società alla solidarietà e all’accoglienza
Per chi opera in carcere è chiaro che questo lavoro richiede anche azioni che risveglino gli stessi volontari verso i valori dell’inclusione, della solidarietà, dell’accoglienza.
La cura verso il mondo degli autori di reato vuole in loro alimentare la consapevolezza del male commesso, il senso di responsabilità verso le vittime e la società, sostenendo quotidianamente la loro speranza, e allo stesso tempo vuole curare nella società la libertà dal pregiudizio, la capacità di ascolto e di saper andare oltre, e la propensione a lavorare “con loro”, detenuti e condannati, e non solo “per loro”.