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JSN Cultura e Formazione CHIESA E COMUNICAZIONE

CHIESA E COMUNICAZIONE

Intervista a P. Flavio Bottaro, responsabile della comunicazione della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù

Che tipo di esperienza stai facendo in questi anni? La Compagnia ha sentito l’esigenza di lavorare profondamente sulla comunicazione e i suoi strumenti, e il nuovo Provinciale, padre Carlo Casalone, si è mostrato molto sensibile a questo, provenendo da Aggiornamenti Sociali, una delle nostre riviste. Abbiamo cominciato col portale Gesuiti News, un esperimento prima rivolto all’interno, poi sempre più all’esterno. Quindi abbiamo curato tre pubblicazioni annuali (Riletture – Ricordi – Racconti) dedicate proprio a una selezione mirata di esperienze e riletture di esperienze o personalità da far girare in Compagnia e al di fuori. Durante l’ultima congregazione dei gesuiti italiani ci siamo attivati con interviste video da postare quotidianamente online per dare voce a gesuiti attivi in tutta Italia nelle realtà sociali e religiose più diverse.

A breve infine sarà online un nuovo sito istituzionale ripensato in ottica vocazionale, cioè a disposizione soprattutto di chi si affaccia al cammino in Compagnia, un sistema innovativo nel panorama comunicativo delle realtà religiose. Ad esso seguiranno sei siti satellite per tipi di opere.

In che stato è la comunicazione nella Chiesa italiana? In questo momento più che mai si sente il divario generazionale. Sta fiorendo tutta una cultura della comunicazione dal basso, da persone più abituate e disinvolte col mezzo Internet. La Chiesa ha bisogno di aprirsi di più alle novità e al mondo, con occhio curioso e non demonizzante. Si vede molto la fatica della Chiesa a rinnovarsi, sono sempre un po’ i tempi lenti della Chiesa… Mi sta più a cuore però che i giovani sappiano mantenere questa tensione.

Come coniugare, da parte di una realtà sociale, l’umiltà del proprio lavoro con la volontà di comunicarsi? Tante realtà sono diffidenti sull’impegnarsi in comunicazione, lo vedono come fare del marketing… Il valore portante è la curiosità: guardare al mondo senza giudicare subito, senza chiudersi in pregiudizi. Ci sono elementi che possono essere compresi e riutilizzati. Il mondo della Chiesa non trova nulla di nuovo nella comunicazione odierna, ma deve riappropriarsi della volontà di entrare in comunicazione secondo il tempo che viviamo. E non considerarlo solo un optional.

Ai molti giovani che si sentono allontanati dalla Chiesa, come trasmetteresti curiosità? Recuperiamo tutto quello che abbiamo in comune, col linguaggio dei giovani! Quando la curiosità si accende, possiamo tornare sulle nostre fonti, a proporre le nostre categorie, perché hanno una forza molto grande: si può allora ricominciare a parlare della dimensione interiore nella propria vita (il bello e il disagio che uno vive). Certo non è facile, un giovane deve avere la fortuna di intercettare le persone giuste, fare le letture giuste…

[a cura di Giacomo D’Alessandro, pubblicate sul blog www.fiatocorto.blogspot.com]

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