Tirana.Inaugurata la casa di Vaqarr, spazio di incontro e dialogo
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La casa, situata a una decina di chilometri dal centro della città, rappresenta in qualche modo una sede distaccata della nostra parrocchia. Nata con l’intenzione di dare uno spazio dignitoso ai bambini e ai giovani delle periferie, si è trasformata in un luogo di accoglienza a 360 gradi, a servizio della diocesi e della città. Attualmente un piccolo asilo per bambini cattolici e mussulmani rappresenta un luogo di dialogo e scambio fra culture a partire ai più piccoli, per le loro famiglie e gli abitanti della zona; al sabato e alla domenica molte delle attività della parrocchia si trasferiscono qui, facilitando gli abitanti della periferia e dei villaggi circostanti:
gruppi di scout, catechesi, formazione per giovani ma anche di adulti.
Una parte della casa è stata pensata per accogliere, in autogestione, gruppi di persone (fino ad una trentina) per ritiri, incontri e formazione. Si tratta di una risorsa molto preziosa per la città e la Chiesa locale.
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La giornata è stata anche il momento di dedicazione della strada al padre Anton Luli, che tutti percepiscono come la grande anima apostolica dal cui nome anche la casa prende ispirazione. All’inaugurazione erano presenti, oltre alle autorità civili (due ministri del governo e diversi funzionari), anche le autorità religiose, il Nunzio Apostolico e l’Arcivescovo di Tirana, insieme a diversi religiosi e religiose. E poi molta gente, dai più semplici ai più importanti, molti dei quali hanno collaborato nei modi più diversi alla realizzazione dell’impresa. Al padre Bertrand, che ha curato nel grande progetto e nei più piccoli dettagli l’intera opera, l’augurio di prendersi cura dei piccoli bisogni come dei grandi progetti delle persone che frequenteranno questo luogo.
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